La routine per noi adulti rappresenta un insieme di azioni consolidate e ripetitive che, se da un lato ci portano spesso a livelli di stress estremi, dall’altro ci danno sicurezza grazie alla quotidianità e alla familiarità che queste attività suscitano in noi. Perché allora dovrebbe essere diverso per i nostri bambini?
Perché la routine è importante per i nostri bimbi
Creare e mantenere una routine anche per i nostri bimbi è per loro estremamente rassicurante. Infatti, se da un lato li aiuta a comprendere bene gli eventi della giornata e a prevederli, dall’altro permette loro di testare quei confini e quei limiti che sono alla base della socialità.
Creare una routine ha diversi benefici per il bimbo, poiché significa:
- dare attenzione al nostro bimbo
- rispettare le necessità e i bisogni naturali del piccolo
- dargli stabilità e certezze all’interno delle quali può esplorare e sperimentare
- imparare ad aspettare
- rispettare i tempi di tutti
- sapersi adattare anche alle esigenze di altri individui
Routine e allattamento
L’allattamento a richiesta sembra essere la soluzione migliore affinché la produzione di latte sia sempre adeguata alle esigenze del piccolo, per prevenire la creazione di ingorghi e superare gli scatti di crescita.
Sebbene questa modalità di allattamento sembri essere opposta alla creazione di una routine efficace per il bimbo, in realtà non è così.
Nei primi mesi di vita, infatti, piccoli gesti come allattare sempre nello stesso punto della casa, nella stessa posizione o circondati dagli stessi oggetti rappresentano un primo passo nella creazione di una routine per il bebè.
Inoltre, l’allattamento a richiesta prevede un ritmo ciclico tra momenti di suzione attiva, momenti di sonno, di allontanamento dal capezzolo ecc… attività che non avvengono tutte nello stesso momento, ma con una costante alternanza tra poppata, veglia e sonno.
Intorno ai 5/6 mesi il bimbo comincia ad essere sempre più attratto dal mondo circostante e a sviluppare un proprio ritmo. A questo punto alla mamma spetta il compito di comprenderlo e di assecondarlo, rispondendo ai bisogni con modalità che possono essere diverse dal seno.
Quando il bimbo, poi, comincia a dare sempre più attenzione al cibo solido è arrivato il momento di cominciare con lo svezzamento, momento nel quale il seno inizia ad essere proposto sempre meno a favore di cibi via via più complessi.
Solo quando lo svezzamento sarà completo, con mamma e bimbo sereni, una crescita ottimale nel bambino e una produzione di latte calibrata alle nuove esigenze si può passare alla creazione di una routine più “sociale”, guidata dalla mamma.
Routine sociale
Una routine che metta al centro la socialità del bimbo e non più i suoi bisogni fisiologici non deve essere interpretata come una forzatura. Si tratta di un processo graduale a cui tutta la famiglia prende parte compiendo piccole e semplici azioni quotidiane che, giorno dopo giorno, aiuteranno il bimbo a comprendere la realtà che lo circonda e ad esplorarla in modo del tutto naturale.
Quando è il momento giusto?
Ogni bambino ha i suoi ritmi e i suoi tempi, tuttavia ci sono dei momenti nella sua crescita che ci aiutano a comprendere che è arrivato il momento giusto per introdurre una routine.
- La fine dell’esogestazione: si tratta di una nuova fase della relazione tra mamma e bimbo, dove gli equilibri cambiano e si apre un nuovo percorso sociale;
- Quando il ritmo instaurato non funziona più: in questa fase il seno non basta più per rispondere alle sue esigenze, ma spesso viene sostituito da altro;
- Quando non c’è un ritmo: la mancanza di un ritmo regolare può causare grandi tensioni in famiglia e confusione nel bimbo, per cui è necessario introdurre una routine che stabilisca un equilibrio;
- Quando cambiano gli equilibri: si torna al lavoro e il nostro bimbo non passerà più molto tempo con noi, dovrà confrontarsi con altri bambini e altri individui, motivo per cui una routine diventa fondamentale.
La routine è salutare per tutta la famiglia è importante però ricordare che non si tratta di una forzatura, ma di un processo che richiede tempo e pazienza nel rispetto dei bisogni dei nostri bimbi.