Contatto visivo
Per prima cosa, devi sapere che il senso della vista è l’ultimo a svilupparsi tra i 5 sensi del tuo bimbo. Infatti, il tuo neonato è in grado di mettere a fuoco solo tra i 18 e i 30 cm, cioè la distanza tra il viso di mamma o papà e quello del bimbo nel momento in cui viene tenuto in braccio.
I contrasti di colore sono molto importanti in questa prima fase, perché attraggono molto il bebè che riesce a mettere meglio a fuoco.
Per tutte queste ragioni il contatto visivo riveste un ruolo importantissimo nella comunicazione con il proprio bimbo: permette di offrire molti feedback positivi e vi aiuta a comprendere se il bimbo sta bene, qual è il suo umore e quali sono i suoi bisogni.
Contatto epidermico
Se la vista è l’ultimo dei cinque sensi a svilupparsi, il tatto è invece il primo.
Il tuo bimbo inizia a percepire il mondo attraverso il tatto già in utero, e la pelle, che è l’organo più esteso del corpo, diventa il primo canale di comunicazione tra lui e l’ambiente, ma soprattutto tra lui e i genitori.
In questa fase iniziale della vita, il tatto rappresenta il modo più semplice, diretto e potente per creare un legame profondo con il neonato.
Come favorire questo legame? Tenere il bimbo in braccio, mettendolo a contatto diretto con la pelle nelle due ore successive al parto è un metodo semplice ed efficace. L’ideale sarebbe evitare, in queste prime ore, qualsiasi tipo di separazione se le condizioni di salute di mamma e bimbo lo consentono.
Ma perché il contatto è così importante? Perché aiuta i genitori a conoscere meglio il proprio bambino, a leggere i suoi segnali non verbali e a rispondere con maggiore sicurezza ai suoi bisogni. Per la mamma, il contatto pelle a pelle stimola il rilascio di ormoni fondamentali per l’allattamento, come l’ossitocina, favorendo l’avvio della produzione di latte.
E non è tutto: grazie al calore del corpo dei genitori, il neonato riesce a stabilizzare più facilmente la propria temperatura corporea. In poche parole, il tatto non è solo una coccola: è un vero e proprio linguaggio d’amore.
Olfatto
Tra i cinque sensi, l’olfatto è forse quello a cui si presta meno attenzione, ma in realtà è estremamente importante. Si tratta, infatti, di una funzione antica del cervello che ci permette di riconoscere e distinguere ciò che ci circonda.
Il neonato, fin da subito, riesce a riconoscere l’odore della mamma e del papà rispetto a quello di altre persone. Questo senso, stimolato dalla vicinanza e dal contatto, è fondamentale perché può rappresentare una preziosa fonte di rassicurazione per il bambino.
Vocalizzazione e Comunicazione
Durante la gravidanza il bambino è già in grado di sentire la voce e il battito del cuore della mamma. Questo è molto importante, perché questi stessi suoni saranno quelli che riconoscerà appena nato. Per questo, spesso, si consiglia anche al papà di parlare con il bimbo quando non è ancora nato: anche la sua voce diventerà riconoscibile e rassicurante.
Anche il bebè, comincerà presto a rispondere agli stimoli con mormorii e gorgoglii che confermeranno la competenza di risposta dei genitori.
Pianto e sorriso
Il principale mezzo di comunicazione del bimbo è il pianto. È anche il modo di comunicare che ha maggiore impatto sui genitori, in quanto richiama la loro attenzione e evoca vissuti personali che li aiutano ad interpretarlo e ad approcciarsi nel modo corretto.
Il sorriso veicola l’affetto ed è collegato al rilascio di ormoni. Spesso deriva da un comportamento imitativo, perciò i bambini ricambiano il sorriso dei genitori e, in generale, anche tra gli adulti, crea un clima più caldo, disteso e allegro, con la trasmissione di un senso di felicità.
Allattamento
Anche quello dell’allattamento è un momento molto speciale che aiuta a creare e rafforzare il legame con il bebè. Infatti, l’allattamento crea e rinforza il legame attraverso il contatto fisico, la produzione di ormoni e il nutrimento. È importante che la mamma assuma una posizione corretta e rilassata, così da permettere al bimbo di attaccarsi bene e poppare comodamente.
Anche quando si utilizza il latte di sostituzione, il calore del contatto, le carezze e la vicinanza continua permettono al legame con mamma e papà di crescere forte e saldo ogni giorno di più.